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20 Gennaio 2018

Prima parte, varie fasi di puliture a seconda dello stato di degrado del manufatto lapideo, principi fondamentali

Ben ritrovati, oggi ho trovato il tempo di scrivere con semplicità di un argomento che mi stà molto a cuore: le puliture, il cui scopo è quello di eliminare tutti quei prodotti che possono essere dannosi ad una superficie lapidea, sia dal punto di vista conservativo che quello estetico.

 

Si andrà ad eliminare i Sali idrosolubili  se, sulla base della analisi preliminari, risulteranno presenti.

E’ noto infatti che se da un lato la presenza dei Sali solubili  in acqua è fonte attraverso il fenomeno della cristallizzazione di gravi danni ad un materiale lapideo, dall’altro, la loro anche parziale eliminazione  può compromettere l’efficacia dell’intervento di recupero.

 

Ma la pulitura “ribadisco” non deve solo togliere, la stessa, deve solo conservare la cosiddetta  patina nobile o naturale che è il prodotto dell’invecchiamento naturale della pietra, invecchiamento che non è accompagnato da degrado della superficie lapidea…..nei marmi, ad esempio, si manifesta come una lieve variazione di colore di intonazione giallastra.

E’  vero che la pulitura è sempre necessaria in un intervento conservativo, essa deve essere eseguita con grande accuratezza , pertanto, deve essere affidata a personale che abbia esperienza, passione  e che sia  in grado di controllare l’intervento.

 

E’ opportuno ricordare infatti che la fase di pulitura  è  determinante  non solo ai fini del risultato estetico di un intervento conservativo ,ma anche  sull’efficacia dei successivi consolidanti e protettivi, cioè, in ultima analisi, sulla riuscita dell’intervento nella sua globalità.

Molto spesso si interviene per eliminare danni precedenti causati dall’uso disinvolto di sostanze chimiche.

Molti danni sono stati fatti nel passato, e che ancora si continuano a fare a causa  di un uso spregiudicato di prodotti aggressivi.

Nel prossimo articolo mi soffermerò a descrivere alcuni di questi, come per esempio l’uso di prodotti a base di acido cloridrico HCL, concentrato e impuro, che è stato e in parte lo è tutt’ora, la soluzione ideale per la velocità con cui si rimuovono le impurità superficiali, lo ribadisco, in quanto visto personalmente soprattutto in ambito cimiteriale, alla prossima.

Bibliografia:

G. Spadola – il restauro con prodotti chimici EPC libri 2005

Appunti Personali di Letterio Cannao

N.B: Le presenti note sono tratte dalla mia personale esperienza trentennale nell’ambito del recupero dei materiali lapidei.

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